venerdì 30 gennaio 2009

LO SCONTRO DI PIETRO - NAPOLITANO

Negli ultimi giorni ha tenuto banco nella carta stampata ed in Tv lo scontro tra Di Pietro e il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, quest'ultimo accusato da Di Pietro appunto di non essere imparziale ed equidistante tra i poli sulla vicenda delle intercettazioni telefoniche che il centrodestra vorrebbe restringere e regolamentare (o imbavagliare..).
Alle critiche di Di Pietro vi è stata una levata di scudi in difesa del Presidente della Repubblica da parte di tutto l'arco parlamentare, destra, sinistra, centro e quant'altro; ora va bene che egli è il custode e garante della nostra costituzione ma non penso sia un totem o una divintà incontestabile ed infallibile da non poter essere sfiorato da alcuna critica.
Viene aspramente criticato il Santo Padre figuriamoci se Giorgio Napolitano può rimanere immune da polemiche e discussioni.
Ancora peggio è l'ipocrisia di certi partiti, ad esempio il PDL, che per mezzo di alcuni suoi esponenti, ha dichiarato che alla massima carica va portato enorme rispetto....dimenticando 2 cose: i primi a non avere rispetto di Giorgio Napolitano sono stati quelli del PDL non votandolo per l'elezione presidenziale e bollandolo come pericoloso comunista e bolscevico, seconda cosa non rammentano il fatto che i primi a criticare i presidenti della repubblica sono stati loro ricordiamoci le invettive contro Scalfaro e Ciampi...
Quindi credo che non servano lezioni di moralità in questo caso.....fermo restando che Di Pietro poteva tenere certamente i toni della discussione più bassi.

martedì 20 gennaio 2009

L'EREDITA' DI GEORGE W. BUSH

Con il giuramento odierno del nuovo Presidente degli Stati Uniti Barack Obama cala il sipario sulla presidenza Bush e sui suoi 8 anni di amministrazione.
A detta di tutti i politologi e dell'opinione pubblica questa presidenza è stata una delle peggiori e deficitarie dal dopoguerra ad oggi superando persino Nixon.
La presidenza di George W. Bush nasce male già da subito con le polemiche sui brogli elettorali perpetrati in Florida che hanno di fatto scippato la vittoria al candidato democratico Al Gore; di fatto Bush non ha vinto le elezioni al primo mandato visto che tra brogli e voti popolari si ritrovava ben dietro ad Al Gore.
Ma la prima vera disgrazia che egli incontra sul suo cammino è l'11 Settembre 2001 con il crollo delle torri e tutto ciò che ne consegue.
Diciamoci la verità...è stato sfortunato, mai nessun presidente è stato attaccato dal nemico in casa sua, nel cuore dell'America; il colpo è stato forte ma la colpa di Bush e dell'Amministrazione è di non aver vigilato a dovere (come fa un aereo a schiantarsi sul pentagono..) i maligni invece dicono che l'amministrazione repubblicana sapeva tutto e che addirittura era al corrente degli imminenti attentati.
Le ombre sul passato di Bush sono tante, dall'alcolismo ai crack finanziari, ai problemi giudiziari, diciamoci la verità: egli era inadeguato per il ruolo che aveva; non ne faccio una colpa a lui ma a quei milioni di americani che lo hanno votato a quell'america profonda, povera, ingenua, indottrinata di religione, integralista e guerrafondaia che ha ritenuto di dare fiducia a George W. Bush (colui che il giorno degli attacchi dell'11 Settembre era in una scuola a leggere fiabe ai bambini).
Ma la vera colpa di Bush è la gestione scellerata, folle, demenziale e criminale del dopo 11 Settembre con la dichiarazione di guerra all'Iraq su motivazioni false ed inventate; Geroge W. Bush ha fatto la guerra a Saddam Hussein non per liberare il popolo iracheno dal terribile tiranno (che fino a prima andava bene) ma per un semplice motivo imperialista e di potere: la gestione del petrolio iracheno e si è usato il pretesto dell'attentato alle torri per attaccare l'Iraq.
Ricordiamoci infatti che se proprio si doveva bombardare uno stato quello era l'Arabia Saudita visto che quasi tutti gli attentatori dell'11 Settembre erano di quella nazione; in questa maniera invece di debellare il terrorismo lo si è alimentato.
Per carità di patria non approfondisco il fatto che la famiglia Bush è amica ed in affari con la famiglia Bin Laden e che più grandi finanziatori del partito repubblicano sono i costruttori di armi quindi una guerra era un toccasana per le finanze di quest'ultimi. (Michael Moore e i suoi film sono fin troppo chiarificatori)
La conferma che la guerra irachena, che l'america peraltro sta perdendo con migliaia di morti, è stata una "porcata" lo ha dato lo stesso Bush in una recente intervista dicendo di pentirsi di quella decisione.
Bush, il presidente che si strozza con un salatino, oltre alla fallimentare e dispendiosa guerra irachena ha gestito malissimo anche un'altra calamità l'uragano Katrina ed è stato fortemente criticato in patria per il modo di condurre questa emergenza.
A tutto questo c'è da aggiungere che durante l'ultimo parte del suo mandato Bush non ha fronteggiato a dovere la grave crisi economica che ha investito gli Stati Uniti, crisi che parte da lontano comunque non è certo imputabile solo a Bush ma anche ai suoi predecessori.
Con questo duro articolo su Bush non voglio però certo concedere aperture di credito illimitate ed incensare il nuovo presidente Obama che viene visto ormai come il messia ed il guaritore di tutti i mali americani.
Finora si è dimostrato un grande oratore e sognatore, vediamo ora in concreto cosa saprà fare.

mercoledì 7 gennaio 2009

2009: ANNO DELLA SVOLTA?

Lasciamo alle spalle un 2008 difficilissimo dal punto di vista economico, sociale e politico.
La situazione è complicata complice la recessione economica e le difficoltà di una politica italiana che è troppo lontana dalla gente e dai suoi problemi.
Il 2009 (forse sono ottimista) spero che sia per tutti l'anno della svolta e della ripresa dopo le tante difficoltà attraversate l'anno scorso.
Lo so forse questi sono solo sogni ma è giusto pensare sempre positivo e credere che le cose vadano sempre per il meglio.
Tanto sognare non costa nulla!!